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 ITALIA - ITALIA - Presidente Comitato bioetica sposa tesi Chiesa: la Ru486 incentiva l'aborto
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Notizia 
19 novembre 2009 8:27
 
"Sulla platea delle adolescenti e delle immigrate questa metodica di assumere due pillole, apparentemente piu' facile rispetto al sottoporsi ad un'anestesia e un intervento chirurgico, potrebbe apparire piu' invogliante e forse influenzare una scelta abortiva". E' la preoccupazione che il presidente del Comitato di Bioetica, Francesco Casavola, esprime nel corso dell'audizione in commissione Sanita' del Senato, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla pillola abortiva RU486.
Per Casavola, infatti, forse "una metodica piu' difficile potrebbe, invece, agire da deterrente". Certo e', aggiunge, che la "strada maestra e' quella dell'educazione, non solo della donna, dove ognuno si assume le sue responsabilita'".
D'altra parte, spiega il presidente del Comitato di bioetica, conversando con i giornalisti al termine dell'audizione, "questa pillola e' un fatto nuovo e occorre capire quali effetti puo' avere". Per questo, aggiunge, "proporro' al Comitato di bioetica di aprire un gruppo tematico su questi problemi".
Intervevendo in commissione, Casavola premette di "non essere abilitato a parlare nella qualita' di presidente del Comitato di orientamenti e opinioni del Comitato perche' questo non e' mai stato investito del compito di elaborare uno studio sul tema della RU486".
Casavola si sofferma anche sull'obiezione di coscienza dei farmacisti, manifestando alcune perplessita'. Questa obiezione "rende difficile la reperibilita' in commercio del farmaco". E' un po' "come fare il boicottaggio a una merce". Se poi la pillola viene distribuita solo negli ospedali, allora per il presidente del Comitato "il farmacista dipendente di un ospedale dovrebbe obbedire a quello che e' il regime ospedaliero", altrimenti il cittadino "va alla 'Borsa nera' per comprare il farmaco".
 
 
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